I legumi non dovrebbero mancare mai nella nostra dispensa. 

Questo alimento è alla base della dieta mediterranea considerata dagli esperti la migliore al mondo. Infatti, se stai cercando una fonte naturale e salutare di proteine, ferro, fibre, amidi e vitamine, allora sappi che esistono poco alimenti al mondo che possono competere con i legumi. 

Ma per avere la possibilità di godere di questo prezioso nutrimento, dobbiamo essere capaci di conservarlo nelle nostre dispense per poterlo consumare all’occorrenza. 

Tra i legumi che possiamo conservare comodamente in casa, sono due le tipologie più gettonate; quelli secchi e quelli in scatola. 

Entrambi sono due sistemi di conservazione molto comodi ed efficaci, ma uno dei due ha diversi svantaggi che conoscerli potrebbe convincerti a non volerli più consumare. 

Stiamo parlando dei legumi in scatola che, rispetto a quelli secchi, possono avere quattro importanti controindicazioni potenzialmente nocive per tua salute e quella dei tuoi cari. 

4 svantaggi dei legumi in scatola

Ecco dunque i quattro svantaggi che alcuni legumi in scatola potrebbero comportare: 

1) I legumi in scatola sono un po’ meno ricchi di proteine poiché queste vengono parzialmente perse durante i processi di lavorazione e pastorizzazione. Le proteine sono fondamentali perché ci aiutano a stare in forma e migliorare il nostro metabolismo visto che il nostro organismo consuma più calorie per assimilare 1 grammo di proteine rispetto ad 1 grammo di grassi o carboidrati. In particolare, nel caso dei vegani o dei vegetariani, che devono recuperare da altri alimenti le proteine non ingerite perché non mangiano carne o addirittura derivati di animale, meglio propendere per i fagioli secchi o freschi piuttosto che per quelli in scatola.

2) Le lattine che vengono usualmente utilizzate per conservare i legumi possono contenere sostanze tossiche, dannose per la salute, che possono essere rilasciate nell’alimento. Un esempio tipico è dato dal bisfenolo A, conosciuto più comunemente come BPA, una sostanza chimica usata tipicamente per produrre plastiche e resine.

3) I legumi in scatola contengono spesso additivi di vario tipo, come il glutammato monosodico, una sostanza generalmente impiegata per aumentare gusto e sapore degli alimenti inscatolati. In alcuni legumi inscatolati è possibile trovare fitofarmaci e glifosato, quest’ultimo considerato dalla Iarc (Agenzia di ricerca sul cancro dell’oms) potenzialmente cancerogeno, seppur in quantità bassa. A essere reperite possono essere anche tracce di cyproconazole e 2,4-D, che in Italia sono vietati per le colture di legumi, di cui il primo è considerato dalla Comunità europea cancerogeno di rischio di riproduzione 3 come rischio di danni al nascituro e molto pericoloso per l’ambiente, il secondo invece considerato potenzialmente cancerogeno dalla Iarc. Da non dimenticare assolutamente che i legumi in scatola contengono anche molto sale che, nell’alimentazione quotidiana, non deve mai essere eccessivo dato che in quantità elevate può comportare gravi conseguenze come un aumento della pressione arteriosa, problemi ai reni e anche a carico dell’apparato cardiocircolatorio.

4) Non tutti sanno che può essere aggiunto anche dello zucchero ai legumi in scatola con l’obiettivo di attenuare il sapore amaro e rendere i legumi più dolci, soprattutto i piselli. Anche in questo caso, un eccesso nella dieta quotidiana può comportare effetti dannosi per la salute come stanchezza cronica, pelle spenta, aumento di peso, glicemia alta, ipertensione, fino alla depressione.

Inoltre, se quando apri una scatola di legumi noti che il liquido di conservazione è poco limpido e contiene bucce e residui vari, questo potrebbe indicare certamente una lavorazione a monte non adeguata.

Come avere la comodità dei legumi in scatola e la certezza di un prodotto sano e nutriente?

Se non vuoi correre alcun rischio per la tua salute e quella dei tuoi cari ma comunque avere la comodità della lunga conservazione, puoi scegliere i nostri legumi secchi Il Baccello. 

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A presto.